Training Autogeno di J.H.Schultz (relativo ai 6 esercizi somatici di base o ciclo inferiore) ed. 2021/2
Training Autogeno di J.H.Schultz (relativo ai 6 esercizi somatici di base o ciclo inferiore) ed. 2021/2
980,00€
20 Allievi |
Requisiti: Psicologi, Psicoterapeuti, Medici-Psicoterapeuti e Studenti in Medicina o Psicologia |
Da quando, ancora nel 1972, il CISSPAT col Prof. L. Peresson cominciò a diffondere il “Training Autogeno di base in Italia”, il T.A. ha suscitato un sempre maggiore interesse tra medici e psicologi per la sua solida struttura scientifica, per la vasta sperimentazione effettuata, per i successi clinici che questa metodica consente di realizzare.
Dal 1932, anno in cui Johannes Heinrich Schultz pubblica la sua prima opera monografica “Das Autogene Training”, la tecnica si è diffusa in modo massiccio in Europa, in America, in Asia, tanto che la letteratura oggi conta una massa rilevante di voci riguardanti i vari aspetti sia teorici che applicativi del T.A. La ragione principale di tanta fortuna e successo è da ricercarsi soprattutto nei presupposti teorici che risalgono ancora alla fine del secolo scorso e più precisamente agli studi che il neurofisiopatologo Oskar Vogt andava conducendo tra il 1894 e il 1903 sul sonno e sui fenomeni psicofiosiologici ad esso connessi. Il T.A., basandosi sul concetto di Autogenicità, permette di “produrre da sé” determinate modificazioni a livello dell’unità Psicobiologica cioè di quel concetto di uomo che J.H. Schultz assume in chiave psicosomatica moderna. Giustamente il metodo di Schultz è definito in lingua tedesca con l’aggettivo BIONOMICO, a significare che esso non si rivolge né alla mente né al corpo bensì all’una e all’altro contemporaneamente. Toccare l’individuo nella sua unitarietà è il compito del T.A. che si rivolge quindi non solo all’apparato fisiologico ma anche, ad un tempo, all’apparato psichico, quindi all’uomo nella sua completezza. Ed è in ciò che consiste non solo la specifica flessibilità della tecnica ma anche, in particolare, gli evidenti esiti positivi che sempre, sia pure in varia misura e fatte salve le poche controindicazioni o limitazioni che anch’essa pur presenta, consente di ottenere. È comune constatazione, del resto, che la risposta emotiva è correlata con un insieme di modificazioni che interessano diversi settori dell’economia somatica: l’apparato neuro-muscolare, la regolazione ormonale, biochimica, etc. Ciò implica una partecipazione funzionale del sistema nervoso centrale causa principale nel determinismo dell’ansia patologica che sempre rappresenta il denominatore comune di ogni reazione nevrotica.
Essendo il Training mezzo elettivo per lo “smorzamento della risonanza emotiva” (per usare la nota definizione schultziana), è evidente la sua utilità nella “riarmonizzazione” dei processi neurofisiologici.
Il Training Autogeno è un metodo di autodistensione da concentrazione psichica che, attraverso l’apprendimento progressivo di ESERCIZI SPECIFICI quali la PESANTEZZA, IL CALORE, LA REGOLAZIONE DEL BATTITO CARDIACO E DEL RITMO RESPIRATORIO, IL PLESSO SOLARE E LA FRONTE FRESCA, consente di ottenere in tempi brevi apprezzabili modificazioni dell’unità psico-somatica e di intervenire su numerosi disturbi funzionali.
Metodologia
Il programma è caratterizzato da lezioni teorico-pratiche con esercitazioni guidate, analisi e discussione dei vissuti dei partecipanti, testimonianze di esperienze dirette.
Nella parte pratica delle lezioni i partecipanti avranno la possibilità di sperimentare
su di sé i benefici effetti di questo utilissimo e ormai collaudato metodo terapeutico.
Programma
- Breve storia ed evoluzione della psicoterapia autogena di J.H. Schultz. Il concetto di Bionomia.
- Training Autogeno e Ipnosi, Training Autogeno e il Rilassamento Frazionato di Vogt; Training Autogeno e il Rilassamento Progressivo di Jacobson; Training Autogeno e Psicoterapia.
- La concentrazione psichica passiva. Aspetti tecnici, postura, commutazione autogena, protocollo.
- I sei esercizi somatici del Training Autogeno: pesantezza, calore, cuore, respiro, plesso solare, fronte fresca.
- Realizzazione dello stato di calma.
- 1° esercizio: la Pesantezza
- Confronto tra partecipanti riguardo all’allenamento svolto a casa sullo stato di calma e sul vissuto.
- Gli stadi di sviluppo del Training Autogeno.
- Applicazioni del T.A. nei soggetti normali.
- Neurofisiologia dello stato autogeno.
- Indicazioni e controindicazioni del T.A.. Difficoltà ed inconvenienti della tecnica autogena.
- 2° esercizio: il Calore (aspetti neurofisiologici, vissuti corporei e psicologici, indicazioni e controindicazioni).
- La Modificazione Autogena: le Formule Intenzionali e le Formule d’Organo Specifiche. Le loro formulazione, le modalità di utilizzo e le applicazioni. Esemplificazioni.
- 3°esercizio: Il Cuore (aspetti neurofisiologici, vissuti corporei e psicologici, indicazioni e controindicazioni).
- Le applicazioni in ambiti non clinici: nell’età evolutiva, nello sport, nel lavoro, nella preparazione al parto, in oncologiae in nuove aree.
- 4° esercizio: il Respiro
- Analisi di casi proposti dal docente o dai partecipanti. Le applicazioni del Training Autogeno in medicina e nei disturbi psicosomatici, in psicoterapia, nel counseling psicologico.
- Analisi di casi proposti dal docente o dai partecipanti.
- Il Training Autogeno di gruppo: indicazioni terapeutiche e modalità operative. La progettazione di un corso di T.A. di gruppo.
- 5° esercizio: Plesso solare
- 6° esercizio: Fronte fresca
- Nuovi sviluppi e nuove prospettive applicative del T.A.
- Simulate di conduzione del Training Autogeno di base da parte dei partecipanti sotto la guida del docente.
- Introduzione alle Tecniche Autogene Superiori. Cenni sulla Neutralizzazione Autogena: l’Abreazione Autogena e la Verbalizzazione Autogena.
- Naturale evoluzione dal Training Autogeno di Base al Training Autogeno Superiore: immagini, simboli e concetti fondamentali del Training Autogeno Superiore.
- Supervisione di casi trattati con il T.A.,presentati dai partecipanti o proposti dal docente.
- L’operatore di Training Autogeno: professionalità, competenza, formazione continua. Il collegamento professionale: le Associazioni professionali degli Operatori di Training Autogeno. L’ECAAT (European Committee For The Analytically Oriented Advanced Autogenic Training)
Sede Corso
C.I.S.S.P.A.T – Padova 35131, Piazza De Gasperi n. 41 oppure in videoconferenza online per alcune lezioni
Destinatari
Il Corso è rivolto a Psicologi, Psicoterapeuti, Medici-Psicoterapeuti
Date e orari:
- 1° Incontro: SABATO 16 Ottobre 2021 – dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30
- 3° Incontro: SABATO 30 Ottobre 2021 – dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30
- 4° Incontro: SABATO 13 Novembre 2021 – dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30
- 5° Incontro: SABATO 27 Novembre 2021 – dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30
- 6° Incontro: SABATO 04 Dicembre 2021 – dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 19.00.
Dalle ore 19.00 test finale di verifica dell’apprendimento
ECM
nr. 50 crediti formativi ECM
Attestati
- Attestato di OPERATORE DI TRAINING AUTOGENO
- Attestato ECM per i richiedenti aventi diritto
Costo
€ 980,00 + iva 22%
Modalità di iscrizione:
1) Acquisto del corso tramite il pulsante “ISCRIVITI AL CORSO”
2) Versamento della 1^ rata:
– € 366,00 iva compresa
a mezzo bonifico bancario intestato a: C.I.S.S.P.A.T. srl
Codice IBAN: IT75C0503412100000000005119 (Banco BPM – Fil. di Padova, Via Trieste)
Specificare nella causale nome/cognome e n° di iscrizione.
Il restante importo andrà saldato in ulteriori 2 rate entro il 2° e il 5° incontro.
Gli importi delle rate versate e da versare verranno costantemente aggiornati e pubblicati nell’area riservata.
NB
Qualora il corso non dovesse essere attivato la quota verrà restituita all’interessato, salvo diverse indicazioni dello stesso. Nel caso di ritiro del candidato, la quota non verrà restituita e sara utilizzata per altra attività a cui l’interessato vorrà iscriversi.
Segreteria organizzativa
Tel. 049650861 – Fax 0498595103 – info@cisspat.edu
Alcune informazioni sul Training Autogeno
Per cosa è indicato il T. A.
Potremmo dire che non esiste malattia che non possa essere comunque migliorata con il Training Autogeno.
La tecnica rappresenta inoltre una delle migliori azioni preventive per evitare di cadere in varie forme patologiche, sia fisiche che psichiche.
In ogni caso un colloquio preliminare di tipo anamnestico può stabilire se sussistono nella persona condizioni psico-fisiche particolari che possano richiamare qualche controindicazione alla tecnica o ai singoli esercizi.
In alcuni casi, quindi, può essere utile personalizzare il metodo togliendo alcuni esercizi di base oppure eseguendo altre tecniche di rilassamento; altre volte può essere più confacente posticipare l’insegnamento della tecnica, soprattutto se si avvertono altre priorità di intervento; infine potrebbe risultare utile associare la tecnica del T.A. ad altre metodiche.
Da quello che ci offre la letteratura medico-psicologica-scientifica sull’argomento possiamo dire che le applicazioni in cui il Training Autogeno ha prodotto i migliori risultati possono essere così sintetizzate:
APPLICAZIONI IN AMBITO CLINICO
Il Training Autogeno in psicosomatica è una delle migliori tecniche preventive per evitare di cadere in varie forme patologiche psicofisiche nelle quali generalmente i sintomi sono sopravvalutati dal paziente. I cambiamenti a livello psicologico e il conseguente riequilibrio sono strettamente connessi a quelli ottenuti a livello fisiologico: il T.A. equilibra il Sistema Nervoso Vegetativo attraverso una messa a riposo del Simpatico, il sottosistema responsabile di buona parte delle attivazioni fisiologiche (aumento battito cardiaco, innalzamento della pressione sanguigna, aumento del tono muscolare, accelerazione del ritmo respiratorio , rallentamento delle funzioni digestive…).
Inoltre, con l’esercizio, i muscoli scheletrici (che influenzati negativamente dalla nostra volontà possono essere sottoposti a contratture protratte nel tempo) vengono gradualmente sottratti a questo controllo negativo. Anche il Sistema Endocrino, che esercita un ruolo importante nel regolare fisiologicamente l’umore, trae giovamento dall’allenamento autogeno, in quanto esso consente ad esempio un rilascio più limitato di adrenalina nel sangue e quindi di risentire meno degli effetti negativi associati all’ingresso massiccio di questo neurotrasmettitore in circolo. Di seguito proponiamo un elenco di disturbi in cui la tecnica del Training Autogeno è particolarmente indicata:
Gastrite
Colon irritabile
Stipsi o stitichezza
Colecistopatie
Tachicardia sinusale
Bradicardia
Angina Pectoris Cefalea vasomotoria
Dismennorea
Iper eccitabilità neuro muscolare
Tic
Fibromialgia
Psoriasi
Disturbi della pelle (eczemi, orticaria, psoriasi, alopecia,pruriti,)
Iperidrosi ed efidrosi
Asma
In Psicoterapia
Il Training Autogeno viene utilizzato anche in Psicoterapia, generalmente associato ad altre tecniche (Doppio Binario…). Aiuta a vivere le problematiche con maggior distacco emotivo evitando di rimanere impigliati nelle maschere, ruoli, mode del falso sé.
Di seguito un elenco di patologie in cui la tecnica del Training Autogeno può essere particolarmente indicata:
Nevrosi d’ansia
Nevrosi d’attesa
Fobie
Tossicomanie e dipendenze da sostanze
Disturbi della sessualità
Disturbi alimentari
Turbe neurologiche
Turbe del sonno
Balbuzie
Ereutofobia o paura di arrossire
In Ostetricia
Nella psicoprofilassi al parto è stata utilizzata in Italia a partire dagli anni ’60. Viene generalmente suggerita la tecnica che utilizza 3 esercizi di cui 2 fondamentali: pesantezza e calore ed 1 complementare: il respiro.
APPLICAZIONI NON CLINICHE
In soggetti con assenza di patologia
Per riordinare bionomicamente (seguendo cioè le leggi della vita) l’esperienza che l’individuo ha vissuto (e che sta vivendo) e concorrere allo sviluppo vitale così com’è previsto in natura favorendo in modo preventivo il benessere e l’equilibrio biologico.
Di seguito elenchiamo gli effetti positivi di questa tecnica di prevenzione:
Autosedazione o smorzamento della risonanza emotiva (stress)
Recupero delle energie fisiche e psichiche personali
Regolazione vasomotoria
Potenziamento delle capacità mnemoniche
Introspezione e presa di coscienza di sé
Armonia
Nel Lavoro
per riattivare l’iniziativa personale e per diventare più assertivi
Recupero rapido delle energie psico-fisiche
Riduzione dell’aggressività
Miglioramento dell’efficienza
Riattivazione dell’iniziativa personale
Maggiore adattamento alla realtà
Riduzione dei rischi da infortunio
Nell’arte
In Hoffmann “Manuale del Training Autogeno” sono presentati casi di grandi artisti che hanno prodotto opere dopo uno stato di rilassamento
Miglioramento della concentrazione
Maggiore scioltezza e naturalezza
Eliminazione di errori e fattori di disturbo (agitazione…)
Riduzione dell’ansia pre-manifestazione e dello stress da prestazione
Comparsa spontanea di materiali mnestici
Sviluppo della capacità di fissazione nell’allenamento mnemonico
Nell’Educazione
La Tecnica del Training Autogeno è indicata anche a scuola per una serie di effetti positivi che andiamo a sottolineare
Scaricamento dell’ansia e dell’emotività
Recupero della capacità di concentrazione e di memorizzazione
Riduzione dei riflessi psicosomatici
Maggiore serenità e distacco dai problemi
Nello Sport
Per aiutare lo sportivo a dare il meglio di sé e a migliorare le sue prestazioni possibili, per aumentare la coesione di team. Aumenta la concentrazione e a meglio gestire la frustrazione.
Superamento dell’ansia d’attesa pre-agonistica
Compensazione dell’eventuale riduzione di sonno
Riduzione del ritmo respiratorio
Maggiore scioltezza nelle prestazioni
Diminuzione del rischio di contratture muscolari
A proposito dei Docenti
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