CORSO T.A.S. (Training Autogeno Superiore o Analitico) E TECNICHE AUTOGENE SUPERIORI: DOPPIO BINARIO E NEUTRALIZZAZIONE AUTOGENA – 1 EDIZIONE 2024
CORSO T.A.S. (Training Autogeno Superiore o Analitico) E TECNICHE AUTOGENE SUPERIORI: DOPPIO BINARIO E NEUTRALIZZAZIONE AUTOGENA – 1 EDIZIONE 2024
550,00€
Durata: 48 ore didattiche |
Lezioni: 4 incontri di 12 ore didattiche |
Requisiti: Aver frequentato il corso T.A. di Base |
INIZIO CORSO:
12 OTTOBRE 2024
DURATA: 48 ORE DIDATTICHE
PRESENTAZIONE GENERALE DELLA “PSICOTERAPIA AUTOGENA” NEI SUOI VARI LIVELLI
Importata dalla Germania dove Iohannes Heinrich Schultz la fece conoscere nel 1932, la Psicoterapia Autogena o Bionomica è diffusa, praticata e apprezzata, in Italia, da oltre 60 anni. Il merito del suo successo va ai lavori di tre autori particolarmente significativi: I.H. Schultz con il Training Autogeno di Base (T.A.) e il Training Autogeno Superiore o Analitico (T.A.S.); Wolfgang Luthe con la Neutralizzazione Autogena (che si compone di due modalità di intervento, l’Abreazione Autogena e la Verbalizzazione Autogena); Ernst Kretschmer con la Tecnica del Doppio Binario.
È a Luthe che si deve la sistematizzazione di questo insieme di tecniche in un contesto più ampio da lui denominato Psicoterapia Autogena. Questo metodo psicoterapeutico è stato esposto nella sua opera fondamentale “Autogenic Therapy” in 6 volumi, scritta tra il 1969 ed il 1973 in collaborazione con Schultz per i primi 3 volumi e del solo Luthe per gli altri 3, riguardanti la Neutralizzazione di cui Luthe fu il creatore. Luigi Peresson, fondatore del C.I.S.S.P.A.T. e profondo conoscitore della Psicoterapia Autogena, sostiene che non è azzardato asserire che gli studi di W. Luthe sulla Neutralizzazione (di cui l’abreazione è una delle due modalità tecniche, la seconda è la verbalizzazione) mossero dalla sorpresa con cui l’autore constatava la grande portata terapeutica del Training Autogeno. Questa tecnica permetteva di ottenere risultati apprezzabili in una varietà di disturbi, funzionali e non, al punto che era difficile per Luthe pensare che ogni efficacia curativa risiedesse nella struttura delle formule del ciclo inferiore o nei loro contenuti tematici (pesantezza, calore, regolarità dei ritmi cardio-respiratori).
Le varie tecniche proposte dalla Psicoterapia Autogena fanno tutte riferimento al principio dell’autogenia e all’ipotesi dell’esistenza di una ‘innata saggezza biologica’, cioè all’esistenza nell’organismo di funzioni autoregolatrici che operano a livello psicofisiologico tendenti alla eliminazione di stress e alle reazioni psicofisiologiche che da esso dipendono. Queste tecniche prevedono l’evoluzione da un atteggiamento di Concentrazione Passiva (caratteristico del T.A. di base) ad uno di Accettazione Passiva in cui il soggetto si limita a registrare passivamente e acriticamente tutto ciò che sta vivendo nel qui ed ora della seduta.
La psicoterapia autogena con le sue tecniche costitutive che procedono per tempi e fasi successive, e con quelle che in essa possono inserirsi, costituisce un programma terapeutico completo che può prevedere l’applicazione contemporanea di tecniche diverse oppure la loro applicazione in fasi successive, secondo una progressione cronologica graduale.
CONTENUTI
Procedendo nel Metodo Autogeno si accede a pratiche sempre più complesse e delicate quali, appunto, quelle proposte da questo corso che qui di seguito presentiamo in modo particolareggiato.
TRAINING AUTOGENO SUPERIORE (T.A.S.) ANALITICAMENTE ORIENTATO
Il recupero totale dell’unità biopsichica già iniziato con la pratica del T.A. di base, si completa ed intensifica attraverso le Tecniche Autogene Superiori per merito delle quali si amplificano gli effetti omeostatici che caratterizzano il Metodo Autogeno come proposto e inteso da I.H. Schultz e da W. Luthe attraverso un graduale ripristino dell’unità psicosomatica che favorisce nel soggetto un aumento delle capacità introspettive e di autodistanziamento dai problemi.
Una sintesi mente-corpo sempre più profonda viene realizzata con l’applicazione del T.A.S. (Training Autogeno Superiore) attraverso la produzione di immagini in stato di autogenia che permette il recupero di zone della personalità solitamente trascurate e la funzionalità dell’emisfero cerebrale destro fortemente coinvolto in importanti fenomeni psicologici come l’attività immaginativa, intuitiva, fantastica. L’importanza di queste visualizzazioni si basa su quanto affermava S. Freud nel 1885 cioè che le immagini spontanee o indotte dal terapeuta rappresentano conflitti inconsci e rispecchiano quanto avviene nella simbologia del sogno notturno. Il rapporto rassicurante che si crea tra paziente e terapeuta, svelando le problematiche inconsce, permette un progressivo confronto con contenuti conflittuali. È per questi motivi che gli esercizi del T.A.S. (Ciclo Superiore) possono essere considerati come veicoli di scoprimento in prospettiva analitica.
Il T.A.S. è considerato una delle più ricche tecniche psicoterapiche che si fondano sulla combinazione di Simbolo ed Immagine. Attraverso il T.A. di base si realizza un raccoglimento profondo conseguendo quel particolare stato definito Commutazione Autogena che, come sappiamo, permette al soggetto di mantenere uno stato di completa passiva contemplazione di ciò che avviene in sé per un periodo di tempo sempre più lungo. Con il T.A.S., attraverso gli esercizi di cui si compone, si realizza la visualizzazione di immagini-simbolo che producono una migliore conoscenza di sé e una tensione verso nuovi e significativi traguardi esistenziali.
Se il T.A. di base rappresenta il momento somatico del Metodo Autogeno, il T.A.S. e la Neutralizzazione Autogena rappresentano quello psichico. Mentre nel T.A. vengono principalmente considerati gli aspetti somatici, nelle Tecniche Superiori il discorso diventa più specificatamente psichico permettendo di realizzare quella sintesi mente-corpo dove i due aspetti costitutivi dell’essere umano (quello fisiologico e quello emozionale) integrandosi tra loro vengono a costituire quell’unità che caratterizza la persona.
Già durante l’esecuzione dei 6 Esercizi Standard (di base o somatici) appaiono in modo evidente alcune modificazioni funzionali a livello psicologico che preludono alle realizzazioni autogene costituenti i fenomeni tipici del ciclo superiore quali: la passività psichica, il distacco emotivo, l’isolamento sensoriale e alcune modificazioni dello stato di coscienza. Infatti con la concentrazione passiva sul proprio corpo è possibile instaurare con sé stessi un dialogo che è contemporaneamente somatico e psichico, basti pensare alle reazioni conseguenti ai primi due esercizi standard e all’opportunità che il “silenzio interiore” ci offre di evocare con maggiore facilità contenuti propri della nostra personalità profonda.
► È con l’ulteriore traguardo definito da Luthe come “Meditativo” o T.A. Superiore che l’inconscio può meglio esprimere i propri contenuti. Attraverso il T.A.S. il soggetto ben allenato ha la possibilità di “guardarsi dentro” e cogliere in sé non solo situazioni problematiche, ma anche quelle energie e risorse sopite che attendono di essere scoperte e recuperate per realizzare un processo di crescita, di emancipazione e di armonizzazione dei vari aspetti costitutivi la personalità.
► Nel T.A.S. il soggetto sperimenta immagini visive di vario tipo, inizialmente confuse, indifferenziate, molto elementari che attraverso l’allenamento si strutturano in modo sempre più chiaro assumendo la forma di oggetti o di persone della vita quotidiana e passando da tonalità vagamente colorate a colorazioni sempre più vivide. È dunque evidente che il T.A.S. (immagini, colori, oggetti, vissuti, ecc.) rappresenta la naturale evoluzione del Training Autogeno di base o somatico.
► J.H. Schultz sottolineava che “Per poter affrontare l’esecuzione degli esercizi del ciclo superiore è indispensabile la perfetta conoscenza degli esercizi inferiori e la capacità di eseguirli in modo completo, rapido e sicuro”. È evidente quindi la necessità di un buon allenamento autogeno, con la capacità di realizzare uno stato psicofisico di “commutazione autogena” in modo tale da favorire nel soggetto uno stato di abbandono ed un ruolo passivo, definito dall’autore “accettazione passiva”. Attraverso il concatenamento dei diversi esercizi proposti, il soggetto produce vissuti che, opportunamente interpretati, permettono di svelare e quindi analizzare aree profonde della personalità, creando occasioni d’integrazione, di sviluppo e di armonizzazione.
IL DOPPIO BINARIO
Questo metodo nasce dal sistema teorico e dalla prassi terapeutica che Ernst Kretschmer propose negli anni cinquanta, che prevede che il paziente sia impegnato sul primo binario ad apprendere il T.A. di base e sul secondo binario ad esplorare la struttura della personalità, le situazioni conflittuali, le problematiche passate o recenti. Fondamentale nel pensiero di questo autore è il concetto di personalità profonda (tiefenperson) ovvero una dimensione psichica di base collegata all’attività neurovegetativa ed ormonale, da cui originano orientamenti e tendenze dove gli elementi psichici e quelli biologico-costituzionali sono tra loro così strettamente integrati da risultare inscindibili. Da questo concetto scaturisce quello di inconscio psicosomatico che possiede quindi una dimensione profonda ai limiti fra i processi fisici e psichici. L’applicazione di questi concetti nella pratica clinica si traduce con un intervento, appunto, a doppio binario: quello del binario psicosomatico e quello del binario cognitivo-affettivo.
LA NEUTRALIZZAZIONE AUTOGENA (COMPRENDENTE L’ABREAZIONE E LA VERBALIZZAZIONE AUTOGENA)
La Neutralizzazione Autogena ha origine dalle formulazioni teoretiche e dalla prassi metodologica di W. Luthe. Si basa su tre ipotesi secondo le quali:
1) Il T.A. pone il sistema neurovegetativo in condizione di liberare autogenamente (cioè in modo spontaneo e senza partecipazione attiva o intenzionale o volitiva da parte del soggetto) il materiale neuronale accumulato a livello delle strutture corticali, responsabile di vari sintomi.
2) L’esistenza di un sistema centroencefalico di scarica di sicurezza responsabile del rilascio di materiale neuronale da entrambi gli emisferi cerebrali, da regioni sottocorticali e dal tronco cerebrale.
3) Questo sistema procede ad un rilascio selettivo di materiale rispettando il principio di saggezza biologica, concetto questo che non è nuovo né in ambito fisiologico né in quello psicologico. Termini come omeostasi (vedi Canon, Penfield) o bionome esprimono un analogo costrutto teorico che presuppone la capacità dell’organismo di porre in atto una serie di modificazioni finalizzate al mantenimento o al ripristino di uno stato di equilibrio. Le funzioni autoregolatrici tendono alla eliminazione di stress e di reazioni psicofisiologiche che dallo stress dipendono, non privilegiano nessun canale sensoriale e tendono a ridursi nel corso del tempo.
La Neutralizzazione Autogena è una metodica che comprende due tecniche: l’Abreazione Autogena, utilizzabile a vasto raggio, e la Verbalizzazione Autogena, adatta per le problematiche specifiche. Con esse si raggiunge una profondità psicosomatica notevole, che si manifesta mediante le abreazioni messe in atto. La liberazione degli accumuli di tensione permette una ripresa delle tendenze psicofisiche produttive e consente un ulteriore progresso in direzione dell’integrazione biopsichica.
W. Luthe elaborò questa metodica di intervento ipotizzando l’esistenza di meccanismi cerebrali autoregolatori, che entrano in azione a seguito dell’azione dell’allenamento autogeno che muta l’assetto e la funzionalità delle strutture nervose. In tal modo “la normalizzazione autoregolatoria (autogena) trofotropicamente orientata” consente la liberazione delle tensioni accumulate dal soggetto e un progresso nella direzione di un migliore equilibrio interno. Ciò naturalmente a patto che si attuino alcune precise modalità tecniche, che si possono sintetizzare nel principio di non interferenza del terapeuta.
L’Abreazione si basa sui fenomeni messi in atto fin dall’inizio dal processo di commutazione, che consistono in manifestazioni psicofisiche da Luthe denominate scariche o deflussi autogeni, che possono manifestarsi attraverso la via motoria (scosse, tremori ecc.); circolatoria (formicolii, sensazione di gonfiore, ecc.); sensoriali (visualizzazioni, percezione di suoni, musiche, profumi, sapori ecc.); e altre. Si tratta, in pratica, della liberazione e dello scaricamento di “materiale neuronale disturbante”. Questo materiale può essere approfondito e analizzato nel lavoro terapeutico.
La Verbalizzazione può essere introdotta verso la fine del trattamento o comunque solo dopo che si è realizzato un destressamento profondo. Si concentra su aree o sintomi circoscritti e ben focalizzati e può rappresentare una sorta di terapia aggiuntiva.
Ampio spazio verrà dato ai momenti esperienziali con esercitazioni pratiche sotto la guida del docente e all’analisi dei vissuti dei partecipanti.
FINALITÀ
Il corso si propone di fornire conoscenze teoriche e competenze pratiche sulle Tecniche Autogene Superiori tali da consentire la realizzazione di interventi tra loro integrati e collegati. Particolare attenzione verrà dedicata al rispetto delle condizioni preliminari all’applicazione di ogni tecnica di cui si compone il metodo autogeno e alla valutazione attenta delle indicazioni e controindicazioni. Infatti gli studi più avanzati sull’Abreazione indicano che il destressamento (o eliminazione di stress) può a volte raggiungere anche manifestazioni disturbanti che necessitano di specifiche abilità di gestione, che verranno apprese in particolare nei momenti esperienziali, con simulate, role playing e presentazione di casistica clinica.
Scopo del Corso è offrire ad ognuno le competenze concrete per poter sia padroneggiarle pienamente, sia sperimentarle su di sé come esperienza formativa. Saranno fornite le coordinate e le metodologie per poter adeguatamente interpretare i vari vissuti ed ottimizzare le possibilità terapeutiche del Training Autogeno Superiore, del Doppio Binario e della Neutralizzazione.
METODOLOGIA
Il programma è organizzato in lezioni teorico-pratiche con esercitazioni guidate, analisi e discussione dei vissuti dei partecipanti, ed analisi della casistica clinica prodotta dal docente. Tutti gli esercizi permetteranno una sperimentazione ed un arricchimento personali.
DESTINATARI
Il Corso è rivolto a medici, psicologi, psicoterapeuti che, avendo già una buona esperienza nel Training Autogeno di base (6 esercizi somatici), desiderino completare l’apprendimento delle Tecniche Autogene e intraprendere una migliore conoscenza personale. Prerequisito obbligatorio è l’aver frequentato il corso di Training Autogeno di base.
PROGRAMMA
1° INCONTRO
- Dal Training Autogeno di base alle Tecniche Autogene Superiori: i fattori terapeutici, la sintesi mente-corpo, l’equilibrio bionomico.
- Le Tecniche Autogene Superiori secondo I.H. Schultz e gli sviluppi successivi, con particolare attenzione all’orientamento di Peresson.
- Le condizioni preliminari al T.A.S.. Indicazioni tecniche per gli esercizi di T.A.S. Indicazione del proseguimento del TA di base con l’introduzione dell’esercizio del colore spontaneo come settimo esercizio.
- L’avvio dell’esercizio del TAS, le formulazioni iniziali, struttura frequenza, durata e conclusione della seduta.
- Il colore e il suo significato in psicoterapia.
- L’esercizio del colore: il colore spontaneo, il colore personale, il colore intenzionale, lo spettro cromatico, il colore blu.
- Indicazioni e controindicazioni del TAS.
- Principali orientamenti teorici del TAS: analitico, esistenziale, psicosintetico, strutturalistico. Nuovi orientamenti.
- L’esercizio degli oggetti e delle situazioni evocate.
- Esercitazione e commento dei vissuti.
2° INCONTRO
- Commento sulle esercitazioni personali dei partecipanti.
- L’interpretazione nel TAS, l’analisi tematica, sogni notturni e TAS, insight e TAS.
- L’esercizio dei concetti allegorici e simbolici: concetti scelti dal soggetto, concetti proposti dal terapeuta.
- Il TAS in gruppo.
- Transfert e controtransfert nel TAS.
- L’esercizio del vissuto personale. Esercitazione.
- L’esercizio di visualizzazione di persone.
- L’esercizio del dialogo con l’inconscio.
- Introduzione alla psicoterapia breve: sintesi dei concetti fondamentali.
- T.A.S. e psicoterapia breve: la I.S.T.D.P. (Intensive Short-Term Dynamic Psychotherapy) di Davanloo e altri metodi da questa derivati.
- Esemplificazione con casi portati dai docenti.
- Esercitazioni e commento dei vissuti.
3° INCONTRO
- Commento sulle esercitazioni personali dei partecipanti.
- La tecnica del Doppio Binario e la prassi terapeutica.
- La Neutralizzazione Autogena: premesse teoriche.
- Le condizioni preliminari dell’Abreazione Autogena.
- Indicazioni tecniche, modalità di induzione, fasi di una seduta di A.A.
- Esemplificazioni con protocolli di casi trattati dai partecipanti o dal docente.
- Esercitazione e commento dei vissuti.
- Esemplificazioni e supervisione di protocolli di casi trattati dai partecipanti o dal docente.
4° INCONTRO
- Indicazioni e controindicazioni della Neutralizzazione Autogena.
- Il colloquio post-abreativo.
- La tecnica della Verbalizzazione Autogena.
- Applicazioni della Neutralizzazione Autogena in psicoterapia.
- La psicoterapia con le Tecniche Autogene Superiori secondo Schultz.
- Psicoterapia e integrazione neurale secondo W. Luthe.
- Esercitazioni con la verbalizzazione autogena.
- Questionario finale.
Sede Corso
C.I.S.S.P.A.T – Padova, Piazza De Gasperi 41
Date e orari
1° INCONTRO: SABATO 12 OTTOBRE 2024 DOTT.SSA MARIN SILVIA
2° INCONTRO: SABATO 9 NOVEMBRE 2024 DOTT. BARUZZO ROBERTO
3° INCONTRO: SABATO 23 NOVEMBRE 2024 DOTT. ZUCCOTTI LORENZO
4° INCONTRO: SABATO 14 DICEMBRE 2024 DOTT. BARUZZO ROBERTO
ORARIO: dalle 8.30 alle ore 19.30 (pausa pranzo dalle 13.30 alle 14.30)
Attestati
Attestato di Operatore nelle Tecniche Autogene Superiori
Costo
€ 590,00 + iva 22% (per un totale di € 719,80)
PREZZO AGEVOLATO: euro 550,00 + IVA (671,00 euro) per iscrizioni entro il 13/09/2024
PREZZO SPECIALE PER NOSTRI ALLIEVI DEL CORSO DI TRAINING AUTOGENO DI BASE ANNI 2021; 2022; 2023; 2024 E ALLIEVI IUSVE: euro 500,00 + IVA (610,00 euro) per iscrizioni entro il 13/09/2024
Modalità di iscrizione
1) Acquisto del corso tramite il pulsante “ISCRIVITI AL CORSO”
2) Versamento della 1^ rata di € 300,00 + IVA (366,00 euro iva compresa) a mezzo bonifico bancario
Intestazione a: C.I.S.S.P.A.T. srl
Codice IBAN: IT75C0503412100000000005119
(Banco BPM – Fil. di Padova, Via Trieste)
3) Invio copia della ricevuta del bonifico.
La 2^ rata a saldo andrà versata entro il 3° incontro del 23 Novembre 2024 con le stesse modalità.
Gli importi varieranno a seconda della data di iscrizione e della tipologia dell’allievo.
NB: Qualora il corso non dovesse essere attivato la quota verrà restituita all’interessato, salvo diverse indicazioni dello stesso.
Nel caso di ritiro del candidato, la quota non verrà restituita e sarà utilizzata per altra attività a cui l’interessato vorrà iscriversi.
Segreteria organizzativa a vostra disposizione per ulteriori informazioni.
Tel. 049650861 – info@cisspat.edu
A proposito dei Docenti
550,00€
Durata: 48 ore didattiche |
Lezioni: 4 incontri di 12 ore didattiche |
Requisiti: Aver frequentato il corso T.A. di Base |